Il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela
Un Tratturo è un largo sentiero erboso, pietroso o in terra battuta, che ha sempre fondo naturale e si è originato per il passaggio e il calpestio di uomini e armenti (branchi di animali da pascolo).
Questi sentieri, lunghi chilometri e chilometri, sono una caratteristica tipica delle zone interne dell’Italia centro-meridionale, e venivano utilizzati dai pastori per compiere la transumanza, ossia il procedimento con cui si trasferiscono con cadenza stagionale le greggi da un pascolo all’altro.
Il tratturo Pescasseroli-Candela, in particolare, è lungo ben 211 km ed è pertanto il terzo tratturo italiano per lunghezza. Va dall’Abruzzo alla Puglia, passando per Molise e Campania, e la larghezza del tracciato è di circa 60 metri, anche se stando alle fonti storiche, la larghezza originaria era ben più ampia.
Si ritiene che il tratturo ricalcasse il percorso della via Minucia, un’antica via consolare romana che era utilizzata dalle legioni che da Roma dovevano raggiungere Brindisi.
In Campania, dopo un breve tratto nel Sannio, il percorso del Tratturo interessa cinque comuni irpini: Ariano Irpino, Casalbore, Montecalvo, Villanova e Zungoli.
In particolare, Casalbore veniva frequentemente utilizzata come tappa naturale di sosta, per via della presenza di ampie aree dedicate al riposo e di varie fonti d’acqua.
Nel 2006, la Comunità Montana dell’Ufita ha delimitato il tratto irpino del Tratturo con picchetti di legno e lo ha alberato, rendendolo un percorso ideale per trekking ed escursioni a cavallo.
Il progetto si è inserito nell’ottica di riqualificazione e valorizzazione turistico-ambientale dell’antico percorso della transumanza.