Itinerario dei Castelli
Il nostro itinerario medioevale si sviluppa interamente nel nord della Comunità Montana dell’Ufita, e si compone di quattro punti di grande interesse storico e culturale, facilmente raggiungibili tra loro.
Cominciamo il nostro percorso con Casalbore, e precisamente con il suo famoso Complesso Normanno, simbolo della cittadina.
La struttura si sviluppa attorno ad una piazza d’armi; il Castello ha origine nell’Alto Medioevo, intorno all’anno Mille, quando gruppi di cavalieri Normanni conquistarono le Puglie.
Il Castello rappresenta una struttura difensiva gotica, a cinque porte d’ingresso, che cinge la famosa Torre Normanna di Casalbore. La struttura appare segnata dal tempo, dalla trasformazione urbanistica e soprattutto dai numerosi terremoti, ma è viva testimonianza delle tecniche di costruzione normanne.
La Torre Normanna di Casalbore è stata costruita a partire dal 1216, utilizzando materiali tipici locali. La torre, che ha pianta tetragonale, rappresenta sia un baluardo difensivo che un punto di osservazione strategico, e rappresentava l’entrata al borgo sulla strada che conduceva a Benevento.
Altra Porta della cittadina risalente al Medioevo è Porta Fontana, risalente anch’essa al XIII secolo e di stile gotico. La porta prende il suo nome dal lavatoio che si trova sotto il piazzale che la ospita.
Da Casalbore, muovendosi verso Sud, il nostro itinerario arriva a Montecalvo Irpino, sede del Castello Ducale Pignatelli, anch’esso risalente all’Alto Medioevo. Il Castello fu edificato su una vecchia rocca romana, risalente alle guerre sannitiche, ed ha subito moltissime trasformazioni strutturali nel corso del tempo, anche a causa dei numerosi terremoti che ne hanno minato la stabilità. In alcune parti sopravvivono solo dei ruderi, mentre la struttura è praticamente integra sul perimetro. Nel XII secolo è stato probabilmente uno dei più antichi ospedali irpini, mentre nel Settecento la struttura è stata trasformata in dimora gentilizia. Alcuni interventi alla struttura si devono addirittura a Francesco Sforza, feudatario di questa terra e duca di Milano. Altri interventi sono attribuibili ai Carafa.
Il Castello deve il suo nome ai suoi ultimi proprietari, i duchi Pignatelli di Montecalvo. Sulla sommità del castello è stata attrezzata un’area panoramica con cannocchiali.
Da Montecalvo, spostandoci verso est ed attraversando il Comune di Ariano Irpino, dove peraltro sorge un altro splendido esempio di castello normanno risalente al XII secolo, arriviamo a Savignano Irpino.
Qui troviamo un altro castello, che si erge sulla sommità di un costone roccioso e delimita, insieme alla Chiesa Madre, il borgo medievale. La struttura attuale riflette in parte l’impianto originario, sorto sotto i Guevara. Il castello è stato trasformato in palazzo gentilizio nel Cinquecento, e gravemente danneggiato dal terremoto del 1980, tanto da rendere necessario un restauro che durante gli anni Novanta del secolo scorso ha portato alla luce tanti elementi architettonici di pregio.
Spostandoci verso sud, e riattraversando brevemente il territorio di Ariano Irpino, giungiamo a Zungoli, ultima tappa del nostro percorso.
Il Castello di Zungoli viene costruito poco dopo l’anno Mille, e nel Cinquecento viene trasformato in dimora gentilizia. La struttura ha quattro lati e tre torri angolari, in quanto la quarta fu abbattuta in seguito ad un terremoto. Nell’Ottocento divenne residenza della famiglia Susanna dei Marchesi di Sant’Eligio, che ne sono ancora oggi comproprietari. Nel complesso, la struttura è molto ben conservata.
Si conclude così il nostro itinerario alla scoperta dei Castelli e delle preziose strutture medievali della Comunità Montana dell’Ufita, terra di cavalieri, conquistatori e feudatari.